Tre sono le figure professionali che in Italia, per legge, possono elaborare diete: il dietologo, il dietista ed il biologo nutrizionista.
Sugli specifici ambiti di competenza di questi tre profili si è espresso il Consiglio Superiore di Sanità, nelle sedute del 15/12/2009 e del 12/04/2011, con due pareri, di cui riporto, di seguito, i passaggi che ritengo più significativi.
Il dietologo è un medico-chirurgo che può “prescrivere diete a soggetti sani e a soggetti malati”.
Il dietista è un una figura in possesso della relativa Laurea Triennale di Primo Livello, ed è un “profilo professionale dell’area tecnico-sanitaria, individuato dal D.M. 14 settembre 1994, n. 744, ex art. 6, comma 3 del D.Lgs. 502/92, che svolge la sua attività professionale in strutture pubbliche o private in regime di dipendenza o libero professionale e, in particolare, in collaborazione con il medico ai fini della formulazione delle diete su prescrizione medica”.
Il biologo nutrizionista è un professionista in possesso della Laurea Specialistica, le cui competenze sono definite dall’articolo 3 della Legge 396/67, che può “elaborare e determinare diete nei confronti sia di soggetti sani, sia di soggetti cui è stata diagnosticata una patologia, solo previo accertamento delle condizioni fisio-patologiche effettuate dal medico chirurgo. Può autonomamente elaborare profili nutrizionali al fine di proporre alla persona che ne faccia richiesta un miglioramento del proprio “benessere”, quale orientamento nutrizionale finalizzato al miglioramento dello stato di salute. In tale ambito può suggerire o consigliare integratori alimentari, stabilendone o indicandone anche le modalità di assunzione”.
Pur non essendo la specializzazione requisito indispensabile per svolgere la professione (lo sono la Laurea Specialistica e l’Esame di Stato), il Consiglio Superiore di Sanità conclude il parere affermando che “sia preferibile che il biologo, per esercitare l’attività di nutrizionista in ambito privato, abbia conseguito il diploma di specializzazione universitaria in Scienza dell’Alimentazione”.